giovedì 12 luglio 2007

Racconti d'estate 3 - Curzio

A volte uno si chiede come nascono le favole, le storie di fantasia e i racconti, brevi o meno, che si leggono sui quotidiani, nei libri e nei blog. Nascono così: mentre scrivevo il post precedente, parlando di tane e animali, si è accesa una lampadina ed ecco partita la storia.
Curzio è un orsetto marsicano,molto buffo. Zampetta nel bosco con un'andatura lenta e morbida. E' caldo anche nel bosco e, con tutto quel pelo, il riparo degli alberi non porta sollievo. L'afa rallenta ancora di più i suoi movimenti e quasi gongola mentre si inoltra nella boscaglia, fitta e verde.
Curzio è solo un cucciolo e sicuramente mamma orsa lo sta cercando, ma lui è deciso a fare un giretto tutto solo, forse vuol dimostrare di essere diventato grande. Si addentra dove i cespugli coprono i sentieri. Annusa la terra, come in cerca di qualcosa. Prosegue sulla linea di un tronco e tira su la testa per assaporare l'aria. Qualche raggio di sole che filtra dai rami fitti degli alberi illumina il bel pelo e ne fa riflessi quasi ramati. Ha un musetto dolce e adesso ha un espressione di curiosità. Forse ha captato qualcosa di veramente interessante con quel tartufone che si ritrova al posto del naso. Cammina ancora, annusa ancora.
Quasi affretta il passo. Deve, effettivamente, aver fiutato quello che cercava. Continua il suo cammino, adesso è più deciso, quasi veloce. Quando si apre una piccola radura si vede un corso d'acqua che scorre veloce. Se non fossi stata distratta da Curzio ne avrei sentito il rumore. Curzio temporeggia un po' sulla riva. Punta qualcosa nell'acqua. Osserva. Saltella prima su un piede e poi sull'altro. Come fosse impaziente. Indeciso. All'improvviso si tuffa. Si alza e si ributta nel fiumiciattolo. Si gira e si rigira. Si gode finalmente un po' di frescura.
Dietro un cespuglio non troppo fitto, si intuisce un ombra. E' la mamma di Curzio. Sembra spiare il suo cucciolo. Quando pensa che si sia divertito abbastanza, spunta fuori in tutta la sua mole. E' enorme, ma quello che a noi sembra minaccioso fa saltare di gioia il piccolo Curzio. La mamma lo raggiunge nell'acqua. Quando lei è abbastanza vicina Curzio si blocca. Ha forse paura di un rimprovero. Lei è ora a un passo. Avvicina il muso e da un colpetto sul naso del piccolo, come fosse un buffetto. Curzio fa un saltello e muove il sederotto. Se fosse un cane, starebbe scodinzolando. E' più felice ora che la sua mamma fa il bagno con lui.
Dopo tutto c'è tempo per crescere e girare la foresta in solitudine.

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