sabato 27 giugno 2009

Pane



Ho fatto il pane qualche giorno fa. Ogni tanto mi piace farlo in casa. E' rilassante, emozionante. E' quasi una terapia. Prima di tutto c'è la preparazione degli ingredienti. Devono essere tutti genuini e a portata di mano. Una volta messe le mani in pasta sarebbe un problema andare a cercare nei pensili quello che manca. E' quasi un rito. Qualcosa si pesa. Qualcosa si aggiunge a occhio.

Poi si comincia. E' una formula chimica. Si deve fare attenzione alla quantità, ma anche alla temperatura dell'acqua, degli ingredienti e dell'ambiente stesso.

Una volta mescolato il tutto si comincia ad impastare e ci vuole del tempo perchè il tutto si amalgami perfettamente. Perchè tutte le molecole si incontrino e si incastrino nel modo giusto.

In questa fase non è necessario fare particolare attenzione. Si deve solo impastare e maneggiare e per me questo è il momento più bello. La mente si rillassa e spazia tra tante cose, di solito. Ma stavolta rimango concentrata sul pane e su quanto tutto questo somigli ai rapporti umani. Le persone si incontrano, si misurano, si valutano e, se l'alchimia è giusta, ci si mescola in rapporti di vario genere. L'amicizia, la fratellanza, l'amore. Se gli ingredienti che portiamo non sono giusti, ognuno torna per la sua strada. Ma se accade il contrario l'incontro diventa perfetto e basta avere la pazienza di impastare e attendere che tutto lieviti al momento giusto e il risultato sarà meraviglioso. Certo si può sbagliare qualcosa: la temperatura di un ingrediente o la quantità di un altro, ma si può aggiustare sapientemente e ottenere una piacevole e saporita sorpresa.

La vita è come un pane? Azzardo: forse sì. La crosta può risultare un po' dura ma quando lo apri il profumo ti inebria, la morbidezza e il calore all'interno ti avvolgono. Il sapore non può che affascinare.

Il trillo del forno mi avvisa che è pronto e mi sveglia da dolci pensieri.

Devo dire che anche stavolta il pane è venuto proprio bene. Forse le sensazioni positive hanno aiutato il risultato finale.

Se inizierà a fare davvero caldo il forno sarà off limits per un po'.

Forse sarà l'ultimo pane della stagione, ma la sensazione è che presto ci sarà del buono.

martedì 23 giugno 2009

Sempre per TE


Voglio farti un regalo
Qualcosa di dolce
Qualcosa di raro
Non un comune regalo
Di quelli che hai perso
O mai aperto
O lasciato in treno
O mai accettato
Di quelli che apri e poi piangi
Che sei contenta e non fingi
In questo giorno di metà settembre
Ti dedicherò
Il regalo mio più grande
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai partenza
Regalo mio più grande
Regalo mio più grande
Vorrei mi facessi un regalo
Un sogno inespresso
Donarmelo adesso
Di quelli che non so aprire
Di fronte ad altra gente
Perché il regalo più grande
È solo nostro per sempre
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai...
E se arrivasse ora la fine
Che sia in un burrone
Non per volermi odiare
Solo per voler volare
E se ti nega tutto quest’estrema agonia
E se ti nega anche la vita respira la mia
E stavo attento a non amare prima di incontrarti
E confondevo la mia vita con quella degli altri
Non voglio farmi più del male adesso Amore.. Amore..
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi..
Amore dato, amore preso, amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu
Il regalo mio più grande
Tiziano Ferro

domenica 7 giugno 2009

AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH

Doveva essere una giornata tranquilla.
Non chiedevo una giornata rilassante.
Tantomeno spensierata.
Ancor meno (se possibile scendere ancora) felice.
Diciamo che non mi aspettavo grandi cose, ma
nemmeno credevo che potessi essere annientata così.
Sì. Annientata è la parola giusta.
Quando hai una valanga di problemi e cerchi rifugio
in famiglia, ti aspetti almeno un sorriso. Un mezzo sorriso,
va più che bene. Una parola di sostegno, anzi mezza, ti risolve
la giornata.
Invece no. Anche questo oggi è stato impossibile.
Ho passato la giornata ad ascoltare le lamentele altrui.
Le storie assurde, i litigi banali.
Non ne posso più. Mi hanno talmente caricata
della loro rabbia, urla, parole e parole vomitate addosso.
Senza tregua, senza respiro e senza rispetto.
Non chiedevo niente. Io me ne sarei stata volentieri in un angolo
per mi fatti miei. Non volevo addossare ad altri le mie pene, ma
sinceramente non mi sentivo nemmeno in condizioni di assorbire
i malumori altrui che, pur sapendo, hanno ignorato il mio stato e
sono andati avanti per la lor strada. Hanno parlato.
Si sono sfogati. hanno vomitato. Hanno digerito il loro rospo.
Io mi ritrovo a casa. Da sola (e dico finalmente). Vorrei
piangere am non riesco. Mi sono talmente caricata di tensioni
e scintille che non riesco nemmeno a mettermi sdraiata.
Nono ho alternative che gironzolare su intenet e tentare di
alienarmi. stordirmi per poi fare il vano tentativo di dormire.
So che non ci riuscirò ma almeno provo.
Nemmeno scrivere aiuta. Non mi piace nemmeno quello che
sto scrivendo ora e come lo sto scrivendo.
Vado a fare un giro.

lunedì 1 giugno 2009

Il pleut

Hai visto che piove anche oggi. Lo so
che forse non ti sembra meraviglioso. Sei
a casa e forse pensavi di uscire e andare al mare a prendere un po' di sole, a correre sulla spiaggia o semplicemente a fare un giro. Invece, forse, ti
tocca il solito centro commerciale o una giornata
a casa a far passare le ore.
Io sono contenta che oggi ci sia questa pioggia.
Incessante.
Mi da l'impressione di respirare aria nuova.
Insieme alle strade, l'acqua sta lavando la mia
vita. Mi preparo ad una fase nuova. Altro grande cambiamento. Tre mesi senza lavoro.
So che per molti è un incubo e potrebbe esserlo
anche per me, ma mai come in questo momento
sono sicura che la scelta che ho fatto è assolutamente
giusta.
Sarà l'occasione per scoprire del nuovo, sperimentare e provare e se non verrà niente di eccezionale saranno stati i miei 3 mesi sabbatici. Quelli che
mai ho avuto il coraggio o l'occasione di prendermi prima.
Senti. E' la pioggia che batte sul davanzale della finestra del mio ufficio. Mi chiedo se la pioggia che cade da te ha lo stesso odore. Se fa lo stesso rumore. Se i tuoi pensieri sono gli stessi.
Ti piace la pioggia? Dimmi di sì e fammi un sorriso.
Non imbronciarti se oggi il tempo non ti aiuta. Pensa che arriverà il sole e sarà caldo e
morbido come piace a noi.
Guardo fuori della finestra. Le gocce fanno vibrare le foglie delle piante e aiutano i petali più
vecchi a cadere.
Tutto si rinnova con questa pioggia.
Arriverà qualcosa di buono per tutti. Forse per noi.
Respira ora. Facciamo due passi sotto la pioggia.