lunedì 9 luglio 2007

Racconti d'estate 2 - Gedeone

Era un po' che volevo far conoscere la mia amica alla mia unica e mitica sorellona. Sabato ho organizzato un incontro. Eravamo noi tre e una marea di bambini tra nipoti, amici ecc. Forse non erano poi così tanti, ma dal terremoto che ci girava intorno sembrava di stare in mezzo alla "carica dei 101".
Tenerli buoni non è facile. Puoi giocare a nascondino, ma quando hai superato i 30 anni, chissà com'è corrono tutti, inevitabilmente, più di te. Soprattutto se hai passato le ultime due ore a spingere il trattore, salvare il tuo cane dalle grinfie dei pargoli, evitare il disboscamento del giardino tanto curato dai tuoi zii (per fortuna momentaneamente in vacanza), corso a perdifiato per acchiappare prima uno e poi l'altro, illudendoti di afferrarne uno e fargli vedere che non sei una zia mollacciona (ovviamente senza successo!).
Mentre mia sorella e la mia amica parlavano amabilmente e preparavano la cena, io avevo quasi perso le speranze di uscirne viva. Mi chiedevo come avrei fatto a finire la serata senza danni permanenti nel corpo e, soprattutto, nell'orgoglio.
Per fortuna, dopo cena, quando i piccoli killer avevano riconquistato energia (semmai l'avessero persa) e io temevo, ormai, di non poter sopravvivere oltre, è arrivato Gedeone. E' stato la mia salvezza. Non l'avevo visto arrivando. Presa dalle presentazioni e dall'orda di pargoli impazzita, non avevo notato che se ne stava lì, immobile, silenzoso e pensieroso.
Appena ho visto i "guerrieri" riprendere le armi per ricominciare la battaglia, li ho fermati subito. Gedeone non poteva essere disturbato. Incredibile l'effetto che Gedeone ha avuto, immediatamente, sui bambini. Fermi, immobili. In silenzio. Ho colto l'attimo e ho iniziato a raccontare loro la sua storia. Gedeone, infatti, è una creatura non certo rara, ma singolarmente interessante e, come tutti noi, ha avuto le sue vicissitudini. Quando era molto piccolo ha rischiato molte volte di morire in battaglia e, se ciò non è avvenuto, è stato solo per la forza ed il coraggio che ha sempre avuto. Oltre ad essere un gran lottatore e a conquistarsi ogni giorno il suo pasto, Gedeone ha anche delle doti non poi così nascoste. Le sue opere di tela le puoi trovare ovunque. Non hai bisogno di andare in un museo. Basta guardare bene nei giardini, tra gli alberi o i fiori, accanto al pozzo dell'acqua. A volte anche in casa. Anche se Gedeone non è un esibizionista e, nella sua umiltà, le opere migliori le tiene in cantina. Gedeone ha anche una dolce compagna, che è una ricamatrice eccezionale. I disegni che sa intrecciare sono ogni volta unici e inconfondibili.
I bambini mi guardano. Sono affascinati, ma non ho ancora convinto i più furbi. Qui ci vuole un po' di fantasia.
Gedeone è un principe. (Alle bimbe si illuminano gli occhi). Sulla schiena ha una croce. Un segno importante. Lo distingue dagli altri che non ce l'hanno. E tutti sanno che lui è il capo, la guida. Il principe regnante e nessuno è più forte e importante di lui. Gedeone e la sua principessa, però, non amano la vita mondana. Non organizzano balli e feste. Si dice, però, che ogni tanto qualcuno vada a trovarli e, forse perchè affascinato dall'ospitalità, rimanga colpito dalla "rete" di accoglienza e non ne esca più.
Ma queste sono solo leggende. Gedeone è così timido ed è per questo che non vuole essere disturbato e, a qualche impertinente che insiste per toccarlo, gli dico di avvicinarsi e provare a salutarlo. Fatto qualche passo ed allungata la mano Gedeone scappa come una furia e non esce più!
I bambini si sono calmati, Gedeone è andato a dormire. E' ora di tornare a casa anche per noi.
Solo Anna, la mia dolce nipotina è ancora perplessa e un po' spaventata. Mia sorella mi guarda di traverso e con lo sguardo mi rimprovera per averla agitata. Allora prendo Anna in braccio e le dico che Gedeone è buono e conosce i segreti di tutti i bambini. Lui sa che lei ha paura delle mosche ed è per questo che quando lo vanno a trovare non le lascia andare più via.
Mi guarda con quel visino delicato, da vera principessa. Si apre un dolcissimo sorriso.
E adesso, tutti a nanna.

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