giovedì 7 giugno 2007

Il peso di una vita

E' ormai qualche giorno che non sto affatto bene. Mi sento come se avessi un peso addosso, da sempre. Come se non mi riposassi da un tempo infinito.
Mi sento stanca. Non tanto fisicamente, anche se la notte ormai non dormo mai più di un paio d'ore. Mi sento stanca mentalmente. Ieri sera pensavo a che cosa mi fa sentire così. Piano piano sono andata indietro negli anni cercando di capire. Quando è morto mio padre non ho avuto nemmeno il tempo di piangere. Mi sono accollata, forse di mia iniziativa o forse un po' spinta da mia madre, la responsabilità della mia famiglia e della casa. Non mi sono mai potuta appoggiare a mia madre, sempre molto sensibile e non molto stabile emotivamente. Era lei che cercava conforto in me e in mia sorella e mai il contrario. Avevo solo 13 anni e da allora la mia vita è stata sempre così. C'è sempre stato qualcuno che ha avuto bisogno di aiuto più di me. Sempre qualcuno da portare in spalla perchè non ce la fa. Ma adesso che avrei bisogno io di riposarmi, di fare anche solo qualche passo sulle spalle di qualcuno, non c'è nessuno. Adesso men che mai però posso tirarmi indietro. I figli hanno sempre bisogno di essere portati in braccio, aiutati e protetti ad ogni costo.
Ma confesso che ho paura. Una paura che mi fa piangere quando sono sola. Come ieri sera. Piangere in un modo disperato che non avrei mai pensato. Ho paura di non farcela. Una paura disperata perchè la persona che ha bisogno di me adesso non può essere lasciata sola in nessun modo. E' piccola e fragile e non voglio che porti lei il peso della vita, come è accaduto a me. Il problema è che ogni giorno è più difficile. Ogni giorno è più stancante. Ogni giorno sono un po' più sola.

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