lunedì 28 gennaio 2008

Girovagando 1. Siena

Giornata particolare e malinconica oggi. Non mi soffermo in dettagli. Chi ha letto i post precedenti, facendo due conti, capisce il perchè. Non voglio, però, parlare di eventi tristi del passato, ma di gite molto fuori porta.
Finalmente, nonostante le temperature non siano il massimo, ho ripreso le mie uscite del fine settimana. Per quanto mi riguarda ho deciso che l'inverno, e quindi un certo letargo fisico e mentale, è finito già da qualche giorno e ora non rimane che riprendere le attività, dopo il risveglio. Tanto per non affaticarmi, stavolta non mi sono allontanata molto.
Partenza sabato mattina, intorno alle 7.30 am. Destinazione: Siena. L'ho vista già altre volte, ma non importa: una bella città è bella sempre ed ogni volta si carica di emozioni e ricordi nuovi che si mescolano a quelli passati, dando nuove sensazioni. Dirò di più, quando si visita una città per la prima volta, si cerca di vedere più cose possibili: ogni palazzo, ogni chiesa, monumento, piazza. Ci si ferma per le strade, si legge la guida di turno e si passa molto tempo con il naso all'insù, ad ammirare quella facciata del duomo o la torre o il campanile ecc. Quando in una città si torna per la seconda o terza volta il bello è gustarsi il resto: rivedere qualche monumento che ci è rimasto nel cuore e dedicargli ancora qualche attenzione, ma poi concentrarsi sulla gente del posto, sui profumi nelle strade, sulle vetrine che espongo i dolci o i prodotti tipici, gli odori e i dialetti che si possono ascoltare seduti su una panchina, con il viso al sole tiepido di gennaio.
In questa mia terza visita a Siena, la cosa più bella è stata sdraiarmi per terra in mezzo alla piazza del Palio e giocare con mia figlia come quando facciamo a casa, sdraiate sul letto e poi vederla correre da una parte all'altra inseguendo e tormentando i piccioni senesi. E poi ci sono alcuni volti che ho memorizzato: una signora anziana che camminava in strada aiutata da un bastone, ma un il piglio e una fierezza mai vista; un gruppo di ragazzine che sorridono e ridacchiano tra loro in un bar; altri turisti, stranieri e non, intenti ad ascoltare la spiegazione della loro guida, accalcati uno accanto all'altro, di fronte alla magnifica facciata del Duomo; uno scambio rapido di sguardi all'uscita di un negozio, due persone come tante che si incontrano per un secondo e non si rivedranno mai più.
Quando il sole si fa più debole fa troppo freddo per continuare a star sdraiati a terra. E' ora di muoversi e spostarsi verso la tappa successiva, che è Orvieto ........to be continued

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