venerdì 7 settembre 2007

Il nodo

A volte non è facile capire che cosa ci ha turbato. Sapere perchè quel nodo in gola non se ne va e sforzarsi di rispedire le lacrime indietro perchè il luogo e il tempo non sono quelli adatti per dare sfogo al pianto.
Eppure oggi so che sono solo stanca. Dopo le vacanze ho preso quel poco colore che la mia pelle consente. I lineamenti sono abbastanza distesi e rillassati. Una settimana in ufficio non è bastata per vedere i nuovi segni dello stress.
Eppure oggi sono stanca. La testa non c'è. I pensieri si affollano e si intrecciano. Uno richiama l'altro: dal presente al passato. E poi di nuovo al presente. Solo di rado mi concedo uno sguardo al futuro, ma poi mi giro. Preferisco non vedere, non sognare, non sperare.
Non chiedo molto. Oggi vorrei solo appoggiarmi. Solo una volta nella mia vita vorrei potermi appoggiare. Girarmi e vedere gli occhi di qualcuno e chiedergli aiuto. E senza indugiare, sentirmi dire: "Oggi non ti devi preoccupare. Oggi ci penso io a questa cosa." So che non è possibile, almeno per me. Almeno adesso. So che questo momento passerà, presto. Che probabilmente già stasera sarà "passato".
Ma questo "presente" mi fa sentire sola. Di nuovo sola. Ancora sola.

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