giovedì 21 gennaio 2010

Il potere dell'acqua e la forza del fuoco


Tutte le mattine guardo il fiume.
Quando la metropolitana esce all'aperto, prima della fermata di Lepanto, sbircio dal finestrino per carpire almeno un pezzetto dell'acqua densa del Tevere. A volte le vetrate sono appannate, altre i vetri del vagone sono coperte dalle scritte e dai disegni dei writers. E allora non c'è possibilità.
Stamattina, come tante, sono scesa a Piazzale Flaminio e ho fatto a piedi il tragitto fino in ufficio. Ho costeggiato un pezzo del fiume e ho girato su Ponte Regina Margherita. Ho visto l'acqua scorrere sotto i miei piedi. Meraviglioso. L'acqua mi calma sempre il cuore. Il mare, il fiume, il lago. Non importa. Placa ogni sussulto e ogni stretta. Mi sono fermata ancora qualche secondo: sembrava che mi venisse incontro per avvolgermi e coccolarmi.
Qualche volta mi capita di vedere i canottieri che escono dal circolo e si dirigono a nord del fiume. Anche se fa freddo, anche se è appena iniziata la pioggerellina fitta e fredda che entra nelle ossa e ti accompagna la giornata. Li invidio e mi piacerebbe accompagnarli. Guardo l'ora e devo affrettare il passo per andare in ufficio.
Mentre cammino distratta, mi saltano in testa i pensieri dell'amore. Mi sorprendono e si aggrovigliano i ricordi come i corpi sul letto. Tutte insieme arrivano le sensazioni calde, le parole sussurrate, il sudore, i rumori del fare all'amore. Il cuore è in tempesta e il corpo lo segue.
Mi giro a dare un ultimo sguardo all'acqua, ma l'acqua che scorre non ha potere sulla forza del fuoco.
Sorrido e inizio la mia buona giornata.

1 commento:

Cangaceiro ha detto...

Che bella immagine narrativa..
Io vado, esco dal cerchio, faccio il mio giro, torno e trovo sempre delle belle immagini; ma non belle perchè felici, cioè, anche felici, per fortuna anche felici, ma belle perchè vere, vissute e vive.
Anch'io porto negli occhi l'immagine dell'acqua, mare, fiume, lago.. che importa. Io mi faccio bastare appena la pioggia.
Un abbraccio