domenica 7 giugno 2009

AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH

Doveva essere una giornata tranquilla.
Non chiedevo una giornata rilassante.
Tantomeno spensierata.
Ancor meno (se possibile scendere ancora) felice.
Diciamo che non mi aspettavo grandi cose, ma
nemmeno credevo che potessi essere annientata così.
Sì. Annientata è la parola giusta.
Quando hai una valanga di problemi e cerchi rifugio
in famiglia, ti aspetti almeno un sorriso. Un mezzo sorriso,
va più che bene. Una parola di sostegno, anzi mezza, ti risolve
la giornata.
Invece no. Anche questo oggi è stato impossibile.
Ho passato la giornata ad ascoltare le lamentele altrui.
Le storie assurde, i litigi banali.
Non ne posso più. Mi hanno talmente caricata
della loro rabbia, urla, parole e parole vomitate addosso.
Senza tregua, senza respiro e senza rispetto.
Non chiedevo niente. Io me ne sarei stata volentieri in un angolo
per mi fatti miei. Non volevo addossare ad altri le mie pene, ma
sinceramente non mi sentivo nemmeno in condizioni di assorbire
i malumori altrui che, pur sapendo, hanno ignorato il mio stato e
sono andati avanti per la lor strada. Hanno parlato.
Si sono sfogati. hanno vomitato. Hanno digerito il loro rospo.
Io mi ritrovo a casa. Da sola (e dico finalmente). Vorrei
piangere am non riesco. Mi sono talmente caricata di tensioni
e scintille che non riesco nemmeno a mettermi sdraiata.
Nono ho alternative che gironzolare su intenet e tentare di
alienarmi. stordirmi per poi fare il vano tentativo di dormire.
So che non ci riuscirò ma almeno provo.
Nemmeno scrivere aiuta. Non mi piace nemmeno quello che
sto scrivendo ora e come lo sto scrivendo.
Vado a fare un giro.

1 commento:

Cangaceiro ha detto...

I programmi quando si fanno saltano sempre. Credo sia un aspetto genetico del programma stesso. Già nel pianificare, porta con sè la certezza che salterà..
Ciao..